lunedì 3 marzo 2014

Favole per Genitori e Figli

I genitori rappresentano per i figli una guida nel mondo delle emozioni . Grandi studiosi ci insegnano che i figli sono più ricettivi nel momento delle emozioni negative, quando hanno più bisogno dei propri genitori per indicargli qual'è la strada giusta per uscire da quel disagio e caso mai non viverlo più. Ogni genitore dovrebbe insegnare ai propri figli che la vita è fatta di alti e bassi, i momenti bassi sono quelli che insegnano qualcosa, tra cui insegnano sempre anche a non arrendersi mai perchè ad ogni dilemma esiste sempre una soluzione e trovarla deve essere sempre motivo di orgoglio, i momenti alti sono quelli che vanno apprezzati e goduti insieme alla propria famiglia ed agli amici più cari, sono i momenti in cui raccogliere i frutti del lavoro. Senza momenti bassi la vita non insegnerebbe a crescere, e si potrebbe finire come figli di nobili e benestanti che non hanno mai fatto niente nella vita se non godersi i momenti di benessere, ed al primo inconveniente entrano in depressione e non sono capaci di districarsi neanche nei più banali problemi della vita comune. Viene spontanea una domanda, di chi è la colpa di non aver educato il bambino, anche se benestante, a cavarsela con le sue forze, ad insegnargli che la vita sa essere Meravigliosa se si sfruttano le immense capacità della mente? Penso che la risposta si univoca, dovevano essere i loro genitori ad insegnarli a crescere, a vivere, ad amare, a gioire ed a rallegrarsi non soltanto delle belle cose, ma anche degli ostacoli che la vita ci serba per darci lo stimolo a crescere ed a migliorarci. Nelle storie per bambini di Romolo si insegna in modo divertente ai bambini, attraverso racconti brevi di facile comprensione che se siamo fiduciosi delle nostre capacità e ci mettiamo tutto l'entusiasmo possibile è possibile trovare sempre la stra da giusta per ogni soluzione. Nella favole per bambini di Romolo si insegna ad essere fiduciosi nel futuro, a rispettare i genitori perché sono le persone che al mondo gli vogliono più bene, anche se taluni genitori non riescono a dimostrarlo a dovere.

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