venerdì 19 dicembre 2014

Favole sonore educative

Favole sonore con morale.

Favole sonore che insegnano ai bambini ad essere felici nel rispettare le regole.
 Con la favole di Romolo, i bambini divertendosi imparano l'importanza del rispetto delle regole e che la felicità è dentro di noi e non va cercata all'esterno. Ogni libro è una  favola sonora, tradotta in più lingue, per aiutare i bambini ad impare più lingue divertendosi.
Non dimentichiamo che l'Italia è un dei pochi paesi al mondo dove i film americani e non vengono tradotti in lingua italian e questo non aiuta i bambini ad avvicinarsi all'immensa realtà della lingua inglese.
Con le audio favole di Romolo, il bambino si avvicina ad una nuova lingua: inglese, francese, tedesco, spagnolo, ec, attraverso favole educative, potrà così impare tante lingue e la consapevoleza dei tanti doni di cui è dotato.
Ogni favola sonora per rafforzare il suo potere educativo, comprende le immagini in bianco e nero della favola affinchè il bambino li possa colorare e colorandole rivive i temi della storia fissando i conceti nel subconscio.
Le favole di Romolo insegnano a vivere la relatà con un diverso approccio,  le favole sonore di Romolo educano i bambini a non farsi soggiogare dalle opioni limitanti,  insegnando ai bambini a superare gli ostacoli utilizzando la parte creativa del loro meraviglioso cervello ed a fidarsi delle proprie immense capacità per raggiungere ciò che molti ritengono irragiungibili. Le favole sonoro di Romolo insegnano a fidarsi del proprio cuoricino e del proprio sesto senso, affidando a loro la chiave per aprire la porta alla soluzione di infiniti problemi che la vita ci riserva ogni giorno.
Il vocabolo problema viene ridisegnato divenendo opportunità e sfide per godersi la vita, e viene insegnato ai bambini ed ai loro educatori che ogni problema si può risolvere con un approccio non convenzionale ponendosi le giuste domande.
Comincia ad educare i tuoi figli verso un approccio positivo della vita, e vedrai in poco tempo nei loro occhi la Felicità

lunedì 15 dicembre 2014

Come educare un bambino movimentato

Conduci il prima possibile l'educazione di tuo figlio.

La Programmazione NeuroLinguistica aiuta le mamme.

Secondo la PNL e molti pedagogisti l'educazione che un bambino riceve nei primi Sei anni di vita rappresenta un fattore molto importante nella formazione del carattere del bambino che influenzerà anche i risultati di quando sarà grande.
Chi conosce la PNL sa che la Programmazione NeuroLinguistica ritiene modicabile qualunque comportamento, anche se siamo già in età adulta, basta una azione continua e reiterata per 40 giorni volta alla trasformazioni dei paths del subconscio.
Ovviamente, crescere bambini felici fin dai primi anni penso sia auspicabile per qualunque famiglia.
I fattori che entrano in gioco nel carattere del bambino sono il proprio DNA, l'ambiente dove vive e sopratutto l'educazione.
Il post di oggi è incentrato sui bambini più agitati, spesso pericolosi per se stessi e per gli altri, tal volta maleducati.
E' ormai pensiero comune da parte dei più importanti pedagogisti che non è possibile educare nello stesso modo due bambini diversi, e questa regola vale persino per i gemelli. Non bisogna mai dimenticare che
un bambino è una creatura speciale e sopratutto unica, pertanto unica dovra essere la sua educazione. L'unicità dell'educazione per il bambino non potrà che pervenire dalle principali entità educative cioè: la famiglia e la scuola.
Non potendo agire sull'educazione della scuola non rimane che ottimizzare al massimo l'educazione della famiglia, come potrete notare abbiamo scritto FAMIGLIA e non GENITORI, perchè, oggi più che mai, nonni e zii svolgono un ruolo preponderante nella educazione dei bambini (Vedi articolo "Nonni educatori")
I bambini più agitati hanno un denominatore comune chè è la volontà di movimento, non ho scritto necessità di movimento , perchè come potrete comprendere alla fine del post, queste continue azioni scaturiscono il più delle volte dalla necessità del bambino di colmare i propri bisogni, uno tra tutti quello di "identità".
L'identità nel bambino (e negli ultimi 10 anni anche in persone oltre i 30 anni) rappresenta il bisogno di sapere chi sono e che ruolo anno nella famiglia e nella società.
Spesso i bambini più movimentati sono bambini più sensibili e sopratutto prigionieri dal giogo dei loro continui pensieri. Se ci fate caso i bambini movimentati non guardano spesso le persone negli occhi, ma tendono ad avere uno sguardo basso e distratto, non curante di ciò che gli si dice, non curante del proprio educatore.
Comunque l'azione principale scaturisce sempre dalla assenza di una corretta comunicazione con i propri educatori, che dovrebbero essere in grado di rispondere alla coscienza ed al desiderio di identità.
Non a caso i bambini movimentati sono più frequenti in famiglie dove c'è poca comunicazione tra i genitori, tra i genitori ed i figli e quando c'è comunicazione ma non è una comunicazione adatta all'interlocutore in questo caso il bambino turbolento.
Da soli avrete notato che è tempo perso spiegare ad un bambino agitato e/o violento, che non si devono tirare calci, o picchiare o lanciare oggetti, in quanto il bambino palesemente è non curante dei vostri consigli, minaccie od imposizioni con la violenza, si sono spesi km di carta e fiumi di inchiostro sulla educazione dei bambini, finalmente negli ultimi anni è sorto un denominatore comune tra le varie tecniche ed opinioni cioè la necessità di utilizzare tecniche di comunicazione efficace e di instaurare un rapporto di complicità e di rispetto tra l'educatore ed il bambino.
Partendo da questo denominatore comune , voglio precisare che non violenza non significa mancanza di severità, di fermezza e decisione, anzi al contrario la mancanza di violenza va sostituita da fermezza, severità e complicità, un mix comportamentale che spesso fa bene anche hai genitori.
Prima di tutto occorre iniziare dalla basi, cioè spiegare al bambino perchè lui è nato, esempio perchè eravate molto innamorati e volevate condividere il vostro grande amore e dare alla luce una creatura meravigliosa, ed oggi siete più soddisfatti di quanto potevate mai sognare di avere un figlio meraviglioso, nato da un grande amore. E' necessario ripetere più volte al vostro bambino (ed al suo subconscio) che siete orgogliosi di lui, che è un bambino speciale, che ha delle doti incredibili, che insieme farete cose bellissime.
Vi esorto a ripetere queste frasi più volte, anche perchè in Italia non ci sono ancora tasse sui complimenti, quindi coraggio con un pò di pratica tutti possono farcela anche i genitori più introversi e poco espansivi.
Dopo aver colmato il desiderio di identità del bambino avrete in automatico instaurato un rapporto di complicità con vostro figlio, nella PNL (Programmazione Neurolinguistica) si chiama RAPPORT, lo stesso se ci pensate vale anche per un adulto che trova una persona amica che gli risolve quesiti esistenziali automaticamente si sente in sintonia con lei ed ha piacere di ascoltare i suoi consigli quasi in modo incondizionato, e comunque sicuramente senza barriere emozionali.
Dopo aver instaurato la complicità con il vostro bambino non rimane che iniziare una educazione positiva, volta alla soddisfazione dei bisogni del genitore che del bambino, presente nell' articolo sulla "Educazione incoraggiante e l'educazione creativa responsabile".
Se questo articolo vi è piaciuto condividetelo e sopratutto lasciate i vostri commenti, questo blog è di tutti coloro che vogliono contribuire con le loro idee e passioni alla crescita felice dei bambini.